
Confluxus
CUBO DIDATTICO POETICO
“Confluxus” è una macchina didattico-poetica che prende ispirazioe dal monolite di 2001: Odissea nello spazio.
Il dispositivo quando attivato proietta due immagini: una circoferenza rossa che richiama l’occhio di HAL 9000 e una linea che taglia la circonferenza, che rappresenta l’alba o il tramonto, immagine frequente nel film. La sua funzione educativa va oltre l’ambito scientifico. Il progetto nasce come spunto critico sulla tecnologia, sulla sua ambiguità e sul suo fascino. In questo senso, prende ispirazione da un testo di Pier Paolo Pasolini, che distingue lo sviluppo dal progresso. Come il monolite, anche “Confluxus” appare affascinante, ma invita a interrogarsi sui limiti di comprensione dell’essere umano.
Il cubo riflettente si attiva tramite un interruttore. Al suo interno è collocata una semicirconferenza che ricorda la luna, immagine ricorrente nel film. All’interno di questa struttura sono integrati: un circuito elettrico, sorgenti laser a differenti lunghezze d’onda, lenti biconcave e biconvesse, e reticoli di diffrazione, necessari per generare le proiezioni luminose.



